Le meraviglie della Cappella Palatina fanno il giro del mondo grazie all’evento promosso e organizzato dalla Fondazione Federico II e Igers Palermo. Settanta instagramers con migliaia di follower l’hanno fotografata completamente vuota.
È bastato qualche hastag e in pochi minuti le immagini della Cappella Palatina hanno fatto il giro del globo: fuori dagli orari di apertura, è stata immortalata vuota da settanta utenti di Instagram, circondati dall’oro dei mosaici e muniti dell’inseparabile smartphone ma anche di una creatività riconosciuta dai numerosi di followers che ognuno di loro può vantare.
Stiamo parlando dell’“Empty Cappella Palatina” che si è tenuto nel week end a Palazzo Reale di Palermo grazie alla collaborazione tra istituzioni e creativi social, nella fattispecie la Fondazione Federico II e Igers Palermo, la community di instagramers con quasi 30 mila followers legati al territorio, nata nel capoluogo nel 2001 sulla scia di una tendenza nata per la prima volta in Spagna per mano di Phil Gonzalez, amministratore del primo profilo Igers.
Oggi “Igers Palermo”, amministrato dai social influencer Tony Siino e Alessandra Rossi, è nella top ten dei profili Igers delle città italiane per numero di seguaci. I 70 fortunati instagramers sono stati i più veloci a rispondere al post di Igers Palermo e hanno partecipato al primo Empty mai tenutosi alla Cappella Palatina. Gli instagramers hanno fotografato anche la mostra “Sicilië, pittura Fiamminga” “Oggi – afferma il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gianfranco Miccichè – i giovani vivono una realtà parallela costituita dai social. Instagram è uno strumento che se usato bene può dare grandi risultati. Se vogliamo comunicare con le nuove generazioni dobbiamo entrare in quella piattaforma. Solo così riusciremo ad avvicinarle ai nostri tesori. È dovere delle istituzioni farlo”.
“Grazie ad un post su instagram di una giovane palermitana – afferma il direttore generale della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso – la Cappella Palatina può essere ammirata in un istante da un follower che si trova in un altro continente. Questa è un’opportunità che non possiamo trascurare. Giorno dopo giorno la Fondazione Federico II sta cercando di avvicinarsi ai giovani che hanno fame di cultura. Basta offrirla col linguaggio e le modalità dei giorni nostri”.