Grande partecipazione di pubblico all’appuntamento “Dalle Fiandre a Palermo. Arte in Dimora”. L’occasione per annunciare la proroga della mostra Sicilië, pittura fiamminga al 19 di agosto.
Si è tenuto ieri, giovedì 5 luglio, nella dimora storica di Villa Chiaramonte Bordonaro ai Colli l’evento “Dalle Fiandre a Palermo. Arte in Dimora”. In occasione del triennio 2018-2020 che le Fiandre dedicano ai tre grandi Maestri fiamminghi, Pietro Paolo Rubens, Bruegel il Vecchio e Jan van Eyck, la Fondazione Federico II e l’Assemblea Regionale Siciliana hanno concluso, insieme all’Ente per il turismo delle Fiandre, il percorso espositivo della mostra “Sicilië, pittura fiamminga.
Il percorso di fruizione delle opere fiamminghe si estende da Palazzo dei Normanni a Villa Chiaramonte Bordonaro, storica dimora settecentesca di viale del Fante che, grazie a questo evento, ha aperto le porte ai visitatori. La collezione privata di pittura fiamminga, tutelata dalla Sovrintendenza di Palermo, è ritenuta la più importante del capoluogo siciliano, formata a fine Ottocento. La Collezione figura, già, fra i prestatori della mostra, con la Madonna con Bambino della cerchia di Van Dyck e l’Annunciazione di Gerard David.
All’appuntamento era presente il Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Gianfranco Miccichè; il Direttore Generale, Patrizia Monterosso; il Direttore del Centro di Restauro, Stefano Biondo; il Dirigente Generale dei Beni Culturali, Sergio Alessandro e i curatori della mostra Sicilië, pittura fiamminga: Maddalena De Luca, Gaetano Bongiovanni e Vincenzo Abbate. L’incontro ha fornito l’occasione per fornire i dati di affluenza delle visite alla mostra e discutere di valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali siciliani. Il Direttore Generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso ha snocciolato le cifre e posto l’attenzione sull’opportuna di rispondere alla richiesta di un approfondimento scientifico sull’arte pittorica delle Fiandre. Un successo che ha convinto gli organizzatori e i promotori a prorogare la mostra fino al 19 di agosto.
“Il successo di pubblico, più di 145 mila visitatori dall’inaugurazione, ha, da un lato certamente riconosciuto l’alto valore delle opere e della collezione, – ha sottolineato Patrizia Monterosso – ma ha anche evidenziato la necessità di rispondere a una domanda, sempre più crescente, nello studio della pittura fiamminga. Il percorso espositivo della mostra era, naturale, che includesse il patrimonio pittorico, presente nelle dimore storiche siciliane. Voglio ringraziare i curatori della mostra e i funzionari dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali per l’ottimo lavoro svolto nell’organizzazione della mostra e nella fattura del catalogo sull’esposizione: un prezioso contributo alla ricerca scientifica sulla pittura fiamminga”.
Anche la curatrice della mostra e Responsabile del Servizio di Valorizzazione dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali (fresca di nomina), Maddalena De Luca ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto sul catalogo che diventerà fonte di documentazione per tutti gli esperti del settore. “Questo catalogo rappresenta un significativo punto di arrivo correlato alla mostra Sicilië, pittura fiamminga che ha riunito per la prima volta una selezione particolarmente significativa del patrimonio fiammingo custodito in Sicilia. Il volume costituirà un riferimento imprescindibile per studiosi e appassionati d’arte che vi coglieranno certamente spunti critici, nuove attribuzioni, percorsi di lettura e interpretazione di un contesto non solo artistico, ma anche storico-economico”.
Il Responsabile del Centro regionale Progettazione e Restauro, nonché ideatore dell’allestimento espositivo ha parlato di recupero e valorizzazione dei Beni Culturali siciliani.
“La valorizzazione dei Beni Culturali e specificatamente del patrimonio pittorico – ha detto Stefano Biondo – presuppone un lavoro silente, capillare e continuativo volto a garantire un’ottimale conservazione dei beni culturali. In tal senso il Centro regionale Progettazione e Restauro tende a recepire le esigenze conservative di un patrimonio ricco e sfaccettato che non riguarda solo gli enti pubblici ma anche le collezioni d’arte tutelate dalla normativa vigente e custodite dai privati. In questo ambito si inseriscono gli interventi programmati su alcune opere fiamminghe della collezione Chiaramonte Bordonaro che hanno, singolarmente, impreziosito il percorso espositivo della mostra Sicilië, pittura fiamminga”.
Il Dirigente Generale Beni Culturali, Sergio Alessandro ha chiuso l’incontro ponendo l’accento sulla stretta e proficua collaborazione che si è instaurata tra i diversi attori coinvolti.
“Sicilië, pittura fiamminga è il frutto di una entusiasmante sinergia tra la Fondazione Federico II e il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana: insieme si è riusciti a ideare, realizzare e promuovere una mostra importante, dal punto di vista storico-critico, ma anche affascinante sul piano delle immagini, delle atmosfere evocate, della sontuosità pittorica. Un appuntamento espositivo nella città di Palermo pensato per il pubblico di appassionati, per il turista in cerca di stimoli culturali, ma anche per studiosi e ricercatori”.